martedì 1 aprile 2008

Il dopo Terni

PARLA IL DG COCCHINO D'EBOLI

"Quello che abbiamo subito a Terni è davvero il massimo. Sono nel mondo del calcio da tanti anni ma una premeditazione così non mi era mai capitata di vederla. Quel rigore era da fischiare. L'arbitro era ad un metro ed ha visto benissimo l'azione. Anche la panchina della Ternana si era rassegnata al peggio ed invece ci è stato negato il tutto. Nello spogliatoio abbiamo rivisto l'azione ed anche i dirigenti della Ternana, da sportivi, hanno convenuto con me che quello era rigore. Questo è un disegno ben preciso. Vogliono affossarci. Per disputare questo campionato la società sta facendo enormi sacrifici che non possono essere vanificati da certe intromissioni esterne. Stiamo preparando un dossier da inviare in Lega per mettere al corrente gli organi competenti sull'accaduto e chiederemo anche massima vigilanza su queste ultime gare di campionato.
La squadra ha reagito alla grande sotto di due gol. Questo è l'aspetto più significativo ed importante. I ragazzi hanno voglia di lottare ed hanno acquisito quella mentalità giusta. Posso garantire che da domenica prossima con il Venezia in casa sarà un'altra musica. Segnali positivi giungono anche dai ragazzi. D'Andria, che ha fatto un gran gol, è la dimostrazione che tutti possono intrigarsi in questo gruppo. Merito di Miggiano che riesce a trasmettere il suo carattere ai ragazzi.
E' dura ma non bisogna dimenticare che il Verona deve venire a Pagani. Mi auguro solo che dalla prossima domenica le gare si giochino solo in campo e non altrove"
(da Il Mattino)

PARLA IL GIOVANE D'ANDRIA, autore del gol

"Gioco a pallone da quando ero piccolo, ho fatto tutta la trafila delle giovanili con il Picentia e ho seguito le orme di mio fratello(ndr gioca nel Bellaria C2/B). Speriamo tra qualche tempo di poter giocare insieme, sarebbe molto bello. Il gol con la Ternana? E' stato un momento esaltante, quasi non ci credevo. Sarebbe stato meglio se fosse stato il gol del pareggio, ma l'importante è farsi trovare pronti. A chi lo dedico? Ai miei genitori Elvira e Antonio, al presidente del picentia Davide Pierro, a mister Salvatore Giancarlo, a chi mi ha voluto alla Paganese, cioè il responsabile delle giovanili Alberto Monetta"

Buono il rapporto con l'attuale tecnico azzurro Miggiano che l'ha lanciato già in due occasioni nell mischia

"Mi vede di buon occhio. Dal primo giorno del suo avvento sulla panchina della Paganese, mi ha notato e ora mi sta dando spazio. Spero di poter ricambiare ancora la sua fiducia e di conquistare la salvezza. Stiamo lottando contro la sfortuna ed episodi sfavorevoli, come il rigore non dato a De Giosa a Terni. E' incredibile. Meglio non pensarci e guardare avanti"

Paolo D'Andria è un centrocampista centrale, che non disdegna la fase offensiva. Inventare è il suo obiettivo e si deduce dal nome del calciatore a cui si ispira

"Il mio idolo è Zidane. Purtroppo non gioca più e quindi ho la possibilità di vederlo solo in dvd. Chissà come sarò stato il suo primo gol. Il mio futuro? Spero di diventare un buon calciatore, ma ora, anche se il calcio mi ruba tanto tempo, devo prima diplomarmi in ragioneria. Prima dell'estate spero di riuscirci, come di restare in C1 con la Paganese" (da La Città)

paganese1926.blogspot.com

--RASSEGNA STAMPA 01/04/08--

LA CITTA' - Paganese, D'Andria fa festa a metà
IL MATTINO - D’Eboli accusa: «Dossier contro i torti arbitrali»
LEGGO - Il Venezia punterà sui giovani
IL VENEZIA - La resa dei Poletti
IL GAZZETTINO - Venezia, avanti con Serena e con i giovani

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"ORGOGLIO AZZURROSTELLATO"

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