L'ultimo abbraccio a FRANCO TIANO

Migliaia di persone oggi pomeriggio ai funerali del cantante ed attore simbolo della città di Pagani. Tiano è morto ieri in ospedale, dove era stato ricoverato proprio nei giorni di festeggiamento in onore della Madonna delle Galline. Con lui se ne va la voce storica della città. Annullati gli ultimi eventi della festa

"Franco. Franco. Franco".Sono le quindici e trenta nel cortile dell’africano, il regno di Franco Tiano. La bara sta per uscire dalla sua abitazione, ritrovo negli anni di genti, amici e viandanti. Le tammorre simbolo dei toselli sono poggiate sulle mura della sua casa. La folla riempie il cortile. Così Pagani rende omaggio a Franco Tiano. Le persone a mezzavoce si raccontano le loro storie, i loro ricordi personali legati alla figura mitica del cantore paganese. "Era l’artista più grande". "Ho ancora un’immaginetta della madonna che mi regalò anni fa", "Ero giovane e mi portarono a casa sua. Chiacchierammo tutta la sera. Non lo conoscevo ancora" Commenti ,voci. Praticamente ogni paganese ha il suo piccolo, personale momento legato alla figura di Franco Tiano. Un personaggio che ha fatto parte per decenni della vita di una comunità. Rabbia, amore, poesia e arte. Miseria, certo, e splendore. Così il sindaco, Alberico Gambino, presente lungo tutta la cerimonia funebre: "Franco ha portato ovunque la tradizione paganese. Siamo amici da sempre..ricordo con grandissima emozione la sua interpretazione di Quanno nascette ninno. Sono cose che non si dimenticano".Tra gli amici c’è Peppe A’susanna, altro grande personaggio paganese, devoto e cantore. Trattiene a stento la tristezza. "La Madonna -dice con voce rotta - si è cinta col più bel fiore di questa terra". Paoluccio a’rosa nera, altro grande fratello di Franco, è affranto. Come lui altri amici, vecchi e giovani. I manifesti funebri ricordano il canto, le partecipazioni, la disponibilità. Il feretro gira nel cortile sulle spalle dei compagni. Amminstiratori, assessori, amici, conoscenti, compaesani. I Tammorrari intonano un canto scandendo il suo nome. Da Via Matteotti, la Lamia, il carro funebre risale la via contro senso. Il traffico è bloccato. Ci sono le telecamere, le televisioni. Un fiume di persone segue il corteo fino alla chiesa del corpo di cristo. La folla riempie anche la chiesa. Molti, moltissimi restano fuori. Celebra Padre Paolo Saturno, amico di Franco, che ricorda i momenti struggenti del canto che "l’africano" intonava alla Madonna delle Galline, all’alba del lunedì,. "Era il 2007, la sua voce andò avanti nella preghiera scandita dalle tammorre per diversi minuti, sempre più roca, sempre più incorporea e labile. Lo scorso anno – racconta il parroco – alla fine del rito della deposizione degli strumenti, Franco mi invitò a casa sua. Rimanemmo insieme per un po’ ,e alla fine mi regalò una tammorra. Sopra c’era scritto pè cient’anni, Franco Tiano". Le campane suonano a morto, il cielo si allinea all’atmosfera sfumando di grigio, e il feretro arriva in piazza. Prima del corteo fino al cimitero, i tammorrari lo portano nella sua chiesa, per il saluto immancabile alla Madonna delle Galline. Intorno, l’abbraccio di un’intera città.
(da colonnarotta.it)