«Non ho avuto dubbi circa la mia destinazione. Quando ho capito che la Salernitana era disposta a cedermi allora ho iniziato a pensare alla possibilità di vestire la casacca della Paganese».
È stata una trattativa dura ed estenuante.
«Sono stati giorni molto intensi anche perché oltre al mercato avevo da pensare alla mia condizione fisica. L’infiammazione all'anca è stata più fastidiosa del previsto e per questo ho fatto di tutto per recuperare alla svelta».
Passi dal girone B a quello A dove ci sono formazioni blasonate e costruite per poter ben figurare anche in B, questo non ti spaventa?
«Direi proprio di no, anzi questo è uno stimolo in più per me per dare il massimo».
Quanto ha giocato a favore l’insistenza della Paganese per averti.
«Tanto. Il direttore D’Eboli, che conosco da diversi anni, ha insistito da tempo su di me. So che ha una grande stima e questo non può che farmi piacere. Sono convinto che la Paganese può centrare la salvezza e conoscendo anche il calore della piazza credo che alla fine c'è la faremo».
Cosa ti senti di promettere ai tuoi nuovi tifosi.
«Promesse non ne faccio preferisco dimostrare sul campo il mio valore piuttosto che parlare. Quello che posso dire che da oggi mi metterò alle dipendenze dell’allenatore e farò di tutto per dare il mio contributo alla causa. Inoltre entrerò in un gruppo che annovera alcuni calciatori che conosco già quali Botticella, Fanasca e Criaco. Spero di poter esordire già domenica contro il Monza anche se l'ultima parola spetta al tecnico». da Il Mattino
paganese1926.blogspot.com
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