Il 29 gennaio 1910 viene fondata l'Associazione Calcio Padova, che sceglie come propri colori il bianco e rosso.
I primi anni di vita della società biancoscudata sono caraterizzati dall'immediato conseguimento di brillanti risultati sportivi che le consentono di partecipare al campionato di massima serie sin dalla stagione 1929/30.
Tuttavia il miglior periodo della storia calcistica patavina è legata ad una figura che in qualche modo ha rivoluzionato il calcio italiano in generale: Nereo Rocco. Siamo alla metà degli anni '50 quando sotto la guida del "paron", una piccola società di provincia, come quella padovana, tiene testa a squadroni blasonati quali Milan, Inter e Juventus. Il Padova di quegli anni è una vera rivelazione e scrive alcune delle pagine più belle e romantiche del calcio italiano. Rocco basa il suo schema di gioco su un dispositivo difensivo arcigno e molto paratico, in poche parole un calcio che non lascia tanto spazio ai complimenti...Memorabili una delle frasi che ripeteva ai suoi claciatori: " Tutto quello che si muove sull'erba, colpiscilo. Se è la palla, pazienza".
Il suo famoso modulo, ribattezzato "catenaccio", diviene una filosofia di gioco, capace di influenzare tutto il calcio italiano fin ai giorni nostri.
Dopo gli indimenticabili anno '50, culminati con la conquista di un eccezionale terzo posto nella stagione 1957/58, per il Padova comincia un lento declino che lo vede retrocedere in serie C nella stagione 1968/69 e per la prima volta in C2 nel 1978/79.
Le soddisfazioni raccolte durante l'era Rocco sembrano ormai lontane anni luce, tuttavia i biancoscudati, dopo vari passaggi di gestione tecnica e societaria, ritornano dopo ben 32 anni in serie A; corre la stagione 1993/94 e dopo uno spareggio vinto ai danni del Cesena, la squadra stacca il biglietto per partecipare nuovamente al massimo campionato nazionale.
Alla guida tecnica viene confermato Mauro Sandreani e dopo un avvio difficile, si riescea raggiungere la salvezza in extremis, al termine di un altro emozionante spareggio vinto ai rigori con il Genoa. Malgrado ciò, l'anno dopo, si ritorna in B e nel giro di 3 anni l'incubo della C2 diviene nuovamente realtà.
Dopo la promozione in C1 nel 2001, i biancoscudati del nuovo millennio, si sono presentati ogni anno ai nastri di partenza come una tra le squadre più accreditate per la vittoria finale, senza mai riuscire a riportare il PadovaCalcio ai fasti di un tempo.
Ci riusciranno quest'anno???
LO STADIOLo stadio Euganeo fu costruito agli inizi degli anni '90 e con i suoi 32000 posti è uno degli stadi più grandi di tutta la C. Dopo le normative sulle sicurezza negli stadi, la capienza è stata ridotta a 7492 spettatori.
paganese1926.blogspot.com
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