martedì 30 dicembre 2008
2008: IL RACCONTO DI UN'IMPRESA
Ci avviamo a vivere gli ultimi sgoccioli del 2008, un anno dal punto di vista calcistico che ci ha regalato emozioni indimenticabili. Era appena giunto portandosi dietro una Paganese, neopromossa in C1, ancora balbettante per l'avvio disastroso ma con evidenti segni di ripresa da confermare sia dopo il mercato di riparazione post natalizio sia dal ritorno in campo a Manfredonia. La società, anch'essa neofita della categoria, era corsa ai ripari con nuovi innesti tagliando calciatori non rilevatisi all'altezza inserendo in organico un preparato atletico, Raffaele Sgammato attualmente all'Arezzo, con un solo obiettivo: non arrendersi all'evidenza di una stagione già segnata. Il nuovo anno però conferma i vecchi problemi acuiti dalla sconfitta senza appello del "Miramare" di Manfredonia. Ne conseguono, nelle prime dieci giornate del girone di ritorno, solo quattro punti e la Paganese di Chiappini a fare da pendolo tra le ultimissime posizioni di classifica. Il tecnico romano, partito con cinque sconfitte consecutive nel dopo Cosco, era riuscito in qualche maniera, tra le varie difficoltà di condizione fisica, sopratutto della squadra, a ridare ossigeno all'ammalato azzurrostellato ma non riuscì poi a farlo rianimare. L’avventura sulla panchina azzurra di Chiappini termina dopo la sconfitta con il Foggia grazie ad un rigore trasformato dall'allora satanello Ivan Tisci. A sette giornate dal termine giunge un tecnico alle prime armi in C1, Roberto Miggiano, ma con grande esperienza sui campi della serie A nella fila del Lecce come difensore. Primo obiettivo salvare la posizione Play-Out cercando di evitare l'ultima posizione quella che significa retrocessione diretta. Missione compiuta con pareggi decisivi a Foligno e Busto Arsizio, quello da brividi in casa con il Verona e vittorie determinanti a Cava e con il Cittadella che pongono la Paganese inaspettatamente quart'ultima che significa abbinamento con il Lecco con il ritorno a Pagani. Si è evitato lo spauracchio Verona con il ritorno al "Bentegodi" grazie anche alla vittoria, inutile, del Manfredonia all'ultima giornata ai danni degli scaligeri che affronteranno la Pro Patria. A Lecco con cinquecento paganesi al seguito la sofferenza è tanta dalle parti di Botticella che para l'impossibile, non l'ultima conclusione di La Cagnina al 89' viziata da un clamoroso fallo di mani, prima dell'occasionissima sprecata da Osso a tu per tu con il portiere di casa. Nonostante l'amaro in bocca c'è fiducia per il ritorno, c'è da recuperare un solo gol e poi c'è la bolgia del "Torre" a fare il resto. Il miracolo si compie grazie alle reti di Cantoro nel primo tempo ed al rigore di Scarpa nel finale. E’ festa grande per i cinquemila paganesi cha spingono, alla conquista di una miracolosa salvezza, gli azzurri a cui andrà sempre il grazie di tutti coloro che soffrono, gioiscono e si emozionano per la casacca azzurra con la stella bianca sul petto. Peppe Nocera - paganese.it
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