La settimana di avvicinamento alla trasferta di Arezzo è stata turbata dalla notizia della chiusura del "Torre" per la gara con la Juve Stabia. Una decisione che era nell'aria ma che ora è ufficiale. Si discute sul provvedimento che ha lasciato l'amaro in bocca alla società intenzionata ad indire la giornata azzurra. Di questi tempi, con la crisi in atto, un incasso cospicuo avrebbe fatto comodo. Si discute inoltre sui due pesi e due misure usate dal CASMS inerenti la disparità di trattamento, vedi gara Cavese - Juve Stabia giocata con i soli tifosi di casa. Una penalizzazione ci sembra esagerata considerando che il problema non si risolve così visto che l'evento gara è rimasto in loco con tutti i disagi che ne potrebbero scaturire. Comunque un dato è certo. L'idea di Macalli, presidente della Lega Pro, di mettere insieme tutte le formazioni campane è fallita visto che poi le gare o si giocano solo con la tifoseria locale o addirittura, vedi Paganese - Juve Stabia, a porte chiuse.
Intanto ieri Pagani, sotto una pioggia torrenziale, ha pianto simbolicamente il rinnovo del ricordo della morte di Marcello Torre, assassinato l'11 dicembre 1980. La città, come con tutti i suoi figli più cari, non dimentica e speriamo, grazie anche all'impegno dei suoi cari con a capo la signora Lucia De Palma vedova Torre, che questo ricordo sia sempre vivo in modo perenne.
La Paganese intanto lavora con l'entusiasmo di chi ha fatto delle buone cose. Ora si va ad Arezzo dove si ritorna dopo ventisei anni con la speranza di ottenere un risultato positivo anche perchè nei tre precedenti in trasferta la Paganese ha raccolto un solo un punto. Capuano ha emergenza in difesa ma non si fascia la testa, lui è caparbio ed anche ad Arezzo se la giocherà senza partire battuto. L'ultimo invito è, come sempre, per i paganesi. Natale si avvicina e Ferdinando ha bisogno di tutti noi. Peppe Nocera - paganese.it
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